Quali sono i 3 errori da non commettere quando ti arriva un avviso di accertamento o una cartella di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate o Equitalia?

  • Il primo e il più frequente errore commesso dal contribuente è farsi prendere dal panico e pagare immediatamente l’avviso di accertamento o la cartella di pagamento ricevuta dall’Agenzia delle Entrate o da Equitalia.
    È sempre possibile impugnare l’avviso o la cartella di pagamento e difendersi in giudizio presentando un ricorso in Commissione Tributaria purché lo si faccia entro il termine ben preciso di 60 giorni dalla notifica dell’avviso. In giudizio è possibile chiedere l’annullamento integrale dell’avviso di liquidazione o una diminuzione della pretesa e chiedere laddove esistente la cancellazione dell’ipoteca iscritta dall’Amministrazione finanziaria a cautela del proprio credito.
    Trascorsi 60 giorni da quando si è ricevuto l’atto è ancora possibile intervenire ma non tramite un ricorso in Commissione Tributaria ma rivolgendosi al giudice ordinario affidando l’atto a un avvocato che possa assumere il patrocinio e la difesa in giudizio. Questo, ad esempio, è uno dei sistemi per cancellare il pignoramento.
  • Il secondo errore che spesso si commette è dare per scontato che l’atto emesso dall’Agenzia delle Entrate Riscossione sia corretto invece l’esperienza, nonché le migliaia di sentenze che vengono emesse ogni giorno, ci raccontano che la metà delle volte, l’avviso di accertamento o la cartella di pagamento sono errate in quanto emesse per errore dai computer dell’agenzia delle entrate senza alcuna analisi da parte del funzionario dell’Ufficio.
  • Il terzo errore, il più grave, che si commette è rimanere inerti. In questo caso, trascorsi i tempi stabiliti dalla legge può essere che non si può più presentare ricorso.
    Senza ricorso né una proposta di saldo e stralcio o di rateizzazione, l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà procedere a recuperare il proprio credito pignorando lo stipendio o la pensione o prelevando le somme depositate sul conto corrente. Potrà inoltre trascrivere l’ipoteca giudiziale sulla casa per poi metterla all’asta.

Comprendete quanto costa l’inerzia e quanto è dannoso affidarsi a professionisti generici che non sono specialisti della materia e che non sono preparati per una corretta ed efficace rappresentanza in giudizio.

Lo Studio D’Oca Giampaolo & Partners annovera Commercialisti e Avvocati esperti in Tributario e ha maturato anni di esperienza nel settore difendendo in giudizio tantissimi contribuenti e impugnando centinaia di avvisi e cartelle con una percentuale di vittoria altissima. Offriamo la possibilità di esaminare l’atto al fine di valutare quali siano strategie migliori per difendersi in giudizio presentando il ricorso o proponendo un saldo e stralcio per la cancellazione dei debiti equitalia o di altre amministrazioni.

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