Centinaia di bandi e miliardi di euro sono disponibili oggi per chi necessità di avere la finanza necessaria ad avviare o sviluppare l’impresa. Fondo perduto e finanziamenti ordinari sono previsti in tantissimi bandi oggi disponibili. Ma perché le imprese fanno difficoltà ad accedervi?

Qual è il sistema per accedere ai tantissimi bandi di finanziamento a fondo perduto e accesso al credito ordinario? Contributi a fondo perduto per nuove imprese, fondo perduto per imprenditoria femminile, fondo perduto per nuove attività, fondo perduto donne, fondo perduto giovani.

Da diversi anni l’Europa mette a disposizione del sistema economico Italia miliardi di euro per l’avvio o lo sviluppo delle imprese. Esistono incentivi per startup, incentivi per aprire b&b, incentivi imprese femminili, incentivi donne imprenditrici, incentivi attività commerciali, incentivi agricoltura giovani. Eppure molti imprenditori, oggi fanno fatica a usufruire di questo denaro e spesso, si rivolgono a banche o finanziarie che non supportano adeguatamente l’imprenditore.

L’Europa ha messo in campo tantissimi strumenti. Il Fondo Simest ad esempio finanzia l’internazionalizzazione, la digitalizzazione. Tramite Invitalia vi è nuove imprese a tasso zero, il contratto di sviluppo, smart money, smart start e tantissimi altri.

L’accesso al credito o la partecipazione a bandi sono sempre frutto di una pianificazione strategica aziendale. La richiesta di finanziamenti per le imprese è infatti frutto di una preventiva analisi. Oggi oltre alla classica finanza aziendale ordinaria vi è la finanza innovativa quale il crowfunding o la finanza tech, ovvero nuovi strumenti per imprese tecnologiche o startup a rapida crescita. Inoltre vi è la finanza specifica per progetto, per beneficiari o per località quali ad esempio i finanziamenti per il sud Italia, finanziamenti per le imprese femminili.

Ma allora, perché gli imprenditori non riescono ad accedere al fondo perduto. Quali sono errori che vengono fatti e perché le banche sono timorose nel prestare denaro?

  • Il primo errore che commette l’imprenditore è non produrre un business plan. Non trasferire in un documento la motivazione della richiesta di finanziamento, come intende impiegare le somme e come e quando intende restituirle è una delle principali cause di rifiuto di un finanziamento.
    Spesso il progetto imprenditoriale si forma nella mente dell’imprenditore e si sviluppa con elementi di passione e ambizione ma risulta carente sul piano razionale.
    La formalizzazione dell’idea aiuta a “stare con i piedi per terra” e a far comprendere se il progetto è concretamente realizzabile.

  • Il secondo errore che commette l’imprenditore è il voler trasferire l’intero rischio imprenditoriale in capo alla banca. Vorrebbe che la Banca finanziasse l’intero investimento e spesso senza fornire garanzie adeguate sul rimborso del finanziamento. La banca eroga denaro ma non partecipa al progetto imprenditoriale. Per cui occorre sempre l’apporto di denaro dell’imprenditore in misura variabile sulla base dell’affidabilità del progetto imprenditoriale.

  • Il terzo errore commesso dall’imprenditore, il più grave, è affidarsi a professionisti inesperti o direttamente alla banca al broker. Per richiedere finanziamenti o partecipare a bandi occorre farsi assistere da Dottori Commercialisti esperti in finanza agevolata e accesso al credito bancario che hanno maturato anni di esperienza.

Tutti i bandi di finanziamento richiedono una produzione documentale e un’istruttoria che solo gente con specifica esperienza nel settore può affrontare. Capita di sovente che il professionista che non è riuscito a far vincere il bando al cliente attribuisce la colpa all’Ente erogatore ovvero alla Regione, per il bando regionale, all’Europa per il bando Europeo o al Governo per i bandi nazionali.

Come rimediare a questi errori.

Occorre innanzitutto produrre elaborati quali business plan, budget e rendering fotografici e video dei progetti che mettano in luce i punti di forza e di debolezza dei medesimi. Sia per partecipare ai bandi di finanziamento che prevedono il fondo perduto e sia per accedere al credito bancario è sempre necessario sviluppare un business plan completo e dettagliato che dimostri che il progetto di creazione o di sviluppo imprenditoriale o del prodotto sia economicamente valido e finanziariamente sostenibile. In assenza di tali documenti nessun ente erogherà fondi in favore dell’imprenditore.

Per produrre tali elaborati l’errore più grande è affidarsi a gente inesperta che potrebbero arrecare dei danni irreparabili. Scegliere di rivolgersi a Dottori Commercialisti esperti del settore ci permetterà di non perdere tempo e ottenere il massimo beneficio.

Lo Studio D’Oca – Giampaolo & Partners è da anni impegnato ad affiancare le persone e gli imprenditori di tutta Italia per aiutarli nel pianificare una strategia per l’accesso al credito e la partecipazione a bandi di finanziamento per l’ottenimento di finanziamenti ordinari e finanziamenti a fondo perduto.

 

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